Istruzioni di posa e messa in opera dei manufatti prefabbricati in vetroresina o in polietilene

Istruzioni di posa e messa in opera

Manufatti prefabbricati in vetroresina o in polietilene

Le norme francesi NFP16-451-1/CN e NFP16-500- 1/CN, complemento nazionale alle norme Europee EN 858 e EN 1825 definiscono delle categorie di installazione (Tabella 1) per le apparecchiature di pretrattamento delle acque in funzione dell’installazione, dell’altezza di interramento e della presenza o meno di falda freatica oltre al carico veicolare.


Categoria

Installazione

Altezza di interramento (m)

Condizioni di utilizzo

 

a

-

0<Hs<0,50

-  Con falda freatica che può raggiungere la superficie del suolo

-  Nessun passaggio di veicoli

 

b

-

0 < Hs < 1,00

Classe 1

c

-

0 < Hs < 1,50

d

-

0 < Hs < 0,50

-  Senza falda freatica

-  Nessun passaggio di veicoli

 

e

-

0 < Hs < 1,00

 

f

-

0 < Hs < 1,50

 

a

Sotto marciapiedi

 

 

- Con falda freatica che può raggiungere la superficie del suolo pouvant

 

b

Sotto parcheggi

Caso 1 :

Caso 2 :

 

Classe 2

c

Sotto pavimentazione

- Nessun passaggio di veicoli

d

Sotto marciapiedi

0 < Hs < 0,50

0,50 < Hs < 1,50

-  Senza falda freatica

-  Senza passaggio di veicoli

 

e

Sotto parcheggi

 

 

 

f

Sotto pavimentazione

 

 

Classe 3

In elevazione

Non applicable

-

a) Altezza misurata a partire dalla parte più alta del separatore fino al livello del suolo.

Tabella 1: classi di installazione (secondo la norma NFP16-451-1/CN e NFP16-500-1/CN)


La categoria di installazione considerata è riportata nelle schede tecniche e commerciali dei prodotti di pretrattamento che proponiamo ai nostri clienti. Per esigenze particolari che esulano da tale casistica,  Tecnologie Ambientali è a disposizione per consigliare le soluzioni tecniche adottabili (rinforzi meccanici, …) a livello del manufatto o la messa in opera di una soletta di ripartizione dei carichi come precisato nei paragrafi seguenti.
All'arrivo in cantiere, si prega di verificare l'integrità e conformità di quanto ordinato con il documento di trasporto consegnato al trasportatore. In caso di difetto si prega di scrivere le riserve sulla bolla del trasportatore dando comunicazione tempestiva, per iscritto ed entro due giorni, a Tecnologie Ambientali che potrà così denunciare il vizio al vettore secondo quanto previsto dall’art. 1698 del codice civile. In mancanza di tali riserve, in conformità al codice del trasporto, eventuali reclami non potranno essere presi in considerazione.


Le apparecchiature devono essere stoccate al di fuori delle zone di circolazione dei macchinari e protette dalla pioggia.
Devono essere posate a terra per evitare incidenti nella zona, specialmente in caso di forti venti. 

Movimentazione

Il destinatario dovrà prevedere una apparecchiatura di scarico appropriata alle caratteristiche dimensionali ed al peso dell’apparecchio ordinato. Salvo richieste particolari del cliente le apparecchiature sono consegnate da camion scaricabili dall’alto a mezzo di gru o lateralmente per mezzo di carrelli elevatori. La taglie a le caratteristiche dell’apparecchiatura da scaricare dovranno essere prese in considerazione nella scelta dell’apparecchiatura di scarico. La movimentazione va assicurata per mezzo di ancoraggi agli anelli di sollevamento o alle funi posizionate sui serbatoi (Figura 1).

Conformemente alle norme ed alle linee guida vigenti, è essenziale e obbligatorio l’utilizzazione di tutti gli anelli di sollevamento e di bilanciamento per il sollevamento e la movimentazione delle apparecchiature.


Figura 1: indicazioni di ancoraggio e movimentazione.
Sollevare solo serbatoi vuoti.
In presenza di carichi sospesi, non circolare sotto i carichi.

E’ necessario depositare le apparecchiature con delicatezza evitando di strisciarle al suolo. Particolare attenzione deve essere posta alla protezione dei manicotti di collegamento e al rivestimento delle apparecchiature.

In caso di danneggiamento durante la movimentazione si prega di effettuare un resoconto preciso e dettagliato con foto al fine di poter determinare le misure di riparazione da intraprendere prima dell’interramento.

Messa in opera

Resistenza meccanica delle apparecchiature

Salvo specifiche particolari indicate nelle offerte o sulle schede commerciali, le apparecchiature sono realizzate per essere installate su terreno orizzontale con pressione uniformemente ripartita al massimo equivalente a 50 cm di interramento, corrispondente alla classe di installazione 1d, come da Tabella 1 riportata in precedenza. I coperchi di copertura degli incavi degli apparecchi in vetroresina assemblati sul posto (indicati con le sigle DD, DDM e DCD) sono concepiti per resistere al passaggio dei pedoni (tipo A15) in assenza di interro.
E’ proibito il passaggio di veicoli o lo stoccaggio di carichi pesanti sopra le apparecchiature.

Scavo e reinterro

La fossa dovrà essere sufficientemente grande da contenere l’apparecchiatura senza entrare in contatto con le pareti. Al fine di poter compattare la zona di ricoprimento e rispettare una certa omogeneità dei materiali, si raccomanda di lasciare uno spazio minimo di 0,5 m ai fianchi dell’apparecchiatura come indicato nello schema sotto riportato (Figura 2). 

Figura 2: schema generale di installazione.
Per stabilizzare il fondo della fossa, realizzare una soletta in cemento armato e disporre sopra di essa uno strato di 20 cm (tal quale in caso di utilizzo di sabbia) di materiale contenente meno del 5% di particelle di diametro inferiore a 0,1 mm e non contenente elementi di diametro superiore a 30 mm. 

Installare l'unità su questo letto perfettamente livellato.

Reinterrare attorno al serbatoio con della sabbia, riempiendolo completamente con dell’acqua pulita sia in presenza sia in assenza di falda per equilibrare le pressioni ed evitare un’eventuale deformazione del manufatto.

Il riempimento di protezione è compattato idraulicamente per strati da 20 a 30 cm. Esso dovrà essere costituito da un materiale di facile compattamento, con la presenza di solo una piccola percentuale di elementi fini e grossolani. Preferire al fine un materiale di riempimento con un basso indice di frantumazione in modo da agevolare le operazioni di messa in opera. L'utilizzo di materiali autocompattanti è ugualmente indicato.

La durata dei manufatti dipende in larga parte dal posizionamento che dovrà essere pertanto particolarmente curato al fine di assicurare la presenza di uno strato omogeneo e ben compatto in modo da ripartire uniformemente i carichi di appoggio lungo tutta la base del manufatto.

Qualora lo scavo o la realizzazione del riempimento di protezione abbiano richiesto degli ancoraggi, questi andranno rimossi dallo strato prima della compattazione e tolti senza effetto dinamico.

Collegare l'ingresso e l'uscita dell'unità in modo impermeabile. Le apparecchiature sono solitamente dotate di guarnizioni a labbro (fino a DN 400) per garantire il collegamento con tubazioni in PVC e la sigillatura.

Rispettare il verso di circolazione degli effluenti, conformemente ai segni indicati sulle apparecchiature, onde evitare installazioni errate.

Installazione in terreno acquifero o in presenza di falda freatica

Verificare che l’apparecchiatura sia stata prevista per la posa in presenza di falda.
In questo caso, lo spessore del letto di posa rimane in linea con quanto precedentemente specificato. Varierà tuttavia la composizione dovendo prevedere materiali di granulometria compresa tra 5 e 30 mm. Tale strato dovrà inoltre essere avvolto in un filtro geotessile.

In presenza di falda idrica, il manufatto potrà essere ancorato:
  1. attraverso l’uso di cinghie mediante soletta inferiore (Figura 3)
  2. utilizzando una soletta nella parte superiore facente funzione di soletta ripartitrice dei carichi (Figura 4).

Figura 3: cinghie e ancoraggi.


Figura 4: controllo di livello della falda attraverso un piezometro.

Tale soletta, appositamente calcolata da un ufficio tecnico di progettazione, dovrà essere appoggiata sul terreno in modo tale da non trasmettere al serbatoio i carichi statici o dinamici. Per la sua messa in opera è necessario evitare il contatto diretto tra il manufatto ed il calcestruzzo interponendo tra loro un materiale che permetta di riprendere eventuali assestamenti differenziali senza aumentare il carico sul manufatto (lastra di compensazione).

Al momento del riempimento attorno al serbatoio, effettuare il riempimento al fine di equilibrare le pressioni ed evitare l’eventuale deformazione dello stesso.

In presenza di falda o di terreno idromorfico (vedere le classi di installazione riportate in Tabella 1), i manufatti in vetroresina dovranno essere richiesti e dotati al momento della fabbricazione di rinforzi interni specifici. Assicurarsi prima della messa in opera di avere scelto questa opzione in fase di ordine. 

Tuttavia, pur avendo scelto questa opzione assicuratevi che il livello dell'acqua nel terreno circostante non superi l'altezza del serbatoio nel caso di manufatti in PEAD e vetroresina ad asse orizzontale. Nel caso di dispositivi verticali in vetroresina prefabbricati o montati, l'altezza dell'acqua non deve superare 1,50 m rispetto alla parte inferiore del manufatto.

In ogni caso, prevedere un piezometro nelle vicinanze in modo che il livello della falda possa essere controllato durante le operazioni di manutenzione (Figura 4).

Installazione sotto rete stradale

Per una installazione sotto rete stradale, o interro sotto il serbatoio superiore a 0,50 m o in caso di rinforzo in calcestruzzo si dovrà prevedere una soletta di ripartizione dei carichi (Figura 4) per ripartire le pressioni verticali dovute all’interro e ai carichi mobili.

Figura 5: soletta di ripartizione dei carichi.
Tale soletta, calcolata da un ufficio tecnico, dovrà poggiarsi sul suolo e non sullo scavo o tantomeno sul manufatto.

Per un'installazione sotto spazi verdi, il riempimento di finitura va assicurato da un materiale approvato dalla direzione lavori.

Il contraente provvederà affinché l'intero del terrapieno corrisponda ad una compattezza fissata nelle norme.

Installazione fuori terra (classe di installazione 3)

Per l'installazione sopra terra (classe di installazione 3, Tabella 1) i manufatti in vetroresina devono essere provvisti di rinforzi speciali.  Assicurarsi prima della messa in opera di aver scelto questa opzione nel vostro ordine. I manufatti non sono, salvo raccomandazioni particolari, dotati di selle o di piedi di appoggio.
Nel caso di manufatti cilindrici ad asse orizzontale, la realizzazione dell’appoggio inferiore dei manufatti è a carico del committente. Tale appoggio dovrà permettere una ripartizione uniforme dei carichi sulla totalità della parte bassa dell’opera.
I manufatti verticali o orizzontali in vetroresina sono da riempire fino a un terzo della loro altezza totale. Per le strutture in polietilene, questi dovranno essere installati in un involucro di calcestruzzo riempito di sabbia fino a due terzi dell'altezza del lavoro. Questo involucro per installazioni esterne dovrà essere dotato di apposita evacuazione per evitare l'accumulo dell'acqua piovana. Il rivestimento di sabbia tra il contenitore e il serbatoio deve essere di almeno 250 mm di spessore in tutti i punti.

Limitazioni di impiego

I manufatti sono realizzati in conformità con le norme di prodotto per trattare acque reflue domestiche, acque contenenti idrocarburi, acque da cucine o ristoranti, acque oleose. La temperatura massima degli effluenti non deve superare i 60 °C.

In caso di utilizzo in ambiente industriale o di stoccaggio di acqua potabile, invitiamo a consultarci sulla resistenza chimica dei manufatti prima che vengano messi in opera. La tenuta dei serbatoi è garantita fino al livello massimo d'acqua dell’apparecchio in uso.

I collegamenti alla rete a monte e a valle devono essere conformi alle norme vigenti secondo le finalità delle apparecchiature installate.
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